Cyberattacchi: Serve cultura
Gli attacchi informatici aumentano senza sosta, colpendo chiunque, persino i giganti della distribuzione.
L’ultima vittima è Conad, finita sotto scacco con un ransomware. E continueremo a vedere notizie come questa finché non capiremo che la sicurezza non è solo una questione tecnologica: riguarda ogni singola persona in azienda.
Perché i dipendenti sono il primo punto di ingresso per i cybercriminali.
La soluzione? La cultura digitale. È la prima e l’ultima linea di difesa. Se non riusciamo a diffonderla nel modo giusto a tutti, restiamo vulnerabili.
E qui arriva il problema: spesso i team IT, per quanto preparati, non sono i migliori divulgatori di questi concetti.
Ne sono consapevoli anche loro.
Servono persone in grado di rendere queste informazioni chiare, semplici e facili da ricordare.
Non è solo una questione tecnica, ma soprattutto culturale.
E sì, formare le persone richiede tempo e risorse.
Ma c’è un dettaglio da non dimenticare: se aspettiamo troppo, poi diventa tardi.
Quando gli attaccanti entrano, i danni si pagano a caro prezzo.
(Marco Camisani-Calzolari – 18 febbraio 2025)
